La giustizia a misura del minore

La giustizia a misura del minore” è il titolo del convegno promosso dall’Avv. Cira Manisi del Foro di Taranto, Delegata Regionale per le Adozioni Internazionali per l’Associazione “Ernesto”, in programma IN PRESENZA venerdì 9 luglio 2021, alle ore 18:30, presso l’Aula Consiliare del Comune di Grottaglie, in Via M. D’Ungheria 1.


La partecipazione dà diritto a due crediti formativi professionali


L’evento è patrocinato dal Comune di Grottaglie, dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Taranto, dall’Osservatorio di Cultura Giuridica Europea “Avvocati per i Diritti Umani sede di Lecce e dall’Associazione di Grottaglie ‘Centro Studi Giuridici Avv. Franco Di Palma’. 



All’Avv. Ciro D’Alò, Sindaco di Grottaglie, alla Dr.ssa Marianna Annicchiarico, Assessore alle Politiche Sociali, all’Avv. Fedele Moretti, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Taranto, all’Avv. Paola Donvito, Presidente della Scuola Forense di Taranto, all’Avv. Pietro Carlucci Vice-Presidente del “Centro Studi Giuridici Avv. Franco Di Palma” ed, infine, all’Avv. Maria Grazia Zecca, Direttrice Osservatorio di Cultura Giuridica Europea “Avvocati per i Diritti Umani”, spettano i saluti iniziali. 

Durante il convegno, prenderanno la parola il P.M. Dr.ssa Marzia Castiglia Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Taranto, la Dr.ssa Sara Ingrosso Psicologa/Psicologa-Psicoterapeuta sistemico relazionale e familiare, CTU del Tribunale di Taranto, il Dr. Ciro De Angelis Psicopedagogista-Criminologo, CTU del Tribunale di Taranto e l’Avv. Nicoletta Erroi. 



Il Vice-Presidente “Centro Studi Giuridici Avv. Franco Di Palma”, Avv. Pietro Carlucci è chiamato a moderare il dibattito, che sarà aperto dalla Miriana Manisi sulle tematiche che saranno sviluppate durante il convegno con i presenti. 

Obiettivo dell’evento è richiamare l’attenzione su un fenomeno oggetto di un elevato numero di campagne e associazioni umanitarie e ciononostante largamente diffuso. Separazione, violenza, adozione, devianze, migrazione: al giorno d’oggi è possibile che, in un modo o nell’altro, ogni minore entri in contatto con il sistema giudiziario. 

Per molti si tratta di un’esperienza estremamente spiacevole, anche se potrebbe e dovrebbe non esserlo, dal momento che non sarebbe difficile evitare molti ostacoli e motivi di inutili sofferenze. Un sistema giudiziario a misura di minore deve saper trattare i bambini con dignità, rispetto, attenzione ed equità. Deve essere accessibile, comprensibile e affidabile. Deve essere un sistema che presta ascolto ai minori, tiene in seria considerazione il loro punto di vista e si assicura che siano protetti anche gli interessi di coloro che non possono esprimersi. Le ripetute audizioni, ambienti e procedure incutono timore ed aumentano la sofferenza e il turbamento dei minori, che possono già trovarsi in situazioni di grande dolore ed essere bisognosi di protezione. 



Una giustizia a misura di minori non deve lasciare agli stessi la responsabilità di prendere decisioni al posto degli adulti, assicurando però nel contempo che abbiano voce in capitolo, interpretandoli senza mettere in pericolo l’attendibilità della giustizia o l’interesse superiore del minore medesimo. Un tale sistema tiene conto dell’età del minore, è proporzionato alle sue esigenze e garantisce un’impostazione personalizzata, priva di stigmatizzazioni o etichettature. 

Offrire una giustizia a misura di minore significa incoraggiare un sistema responsabile, saldamente ancorato ad una professionalità che tutela la buona amministrazione della giustizia e perciò ispira la fiducia delle parti e degli operatori interessati dai procedimenti. 

La partecipazione attiva dei bambini e degli adolescenti è vitale, dunque, per migliorare il funzionamento della giustizia. Gli strumenti europei e internazionali in materia di diritti umani riconoscono l’importanza della partecipazione dei bambini e degli adolescenti e obbligano gli Stati membri dell’Unione europea (UE) a garantire che l’interesse superiore del minore prevalga su ogni altra considerazione in qualsiasi azione lo riguardi. 



Con l’intento di analizzare e approfondire la relazione fra minore e giustizia e di studiare le implicazioni di questa relazione, il convegno coinvolge perciò in un necessario confronto, non solo il mondo della magistratura, ma tutti coloro che collaborano e operano a diverso livello alla tutela del minore nella convinzione che l’approccio interdisciplinare alle tematiche della giustizia minorile garantisca l’operatività e l’utilità della riflessione.


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