Care Colleghe, Cari Colleghi,
in questi giorni drammatici per il nostro Paese assistiamo a forme di promozione professionale realizzate da alcuni iscritti agli Ordini Forensi e da società di consulenza sui social network, ma non solo, volte ad offrire servizi legali finalizzati all’ottenimento del risarcimento del danno da Coronavirus nei confronti delle strutture sanitarie e degli esercenti la professione sanitaria, ovvero ad una prima consulenza gratuita in relazione all’applicazione dei decreti che in questi giorni si stanno susseguendo, nonché ad ipotesi varie di risarcimento/rimborso comunque collegate all’emergenza sanitaria suddetta. In altri casi, ci sono iscritti che si rendono disponibili ad assistere gratuitamente i sanitari in caso di vertenze che dovessero subire, o per ogni possibile problema giuridico che dovessero affrontare, in conseguenza delle condotte tenute nella emergenza epidemiologica.
Da un punto di vista etico, prendiamo convintamente le distanze da questo genere di iniziative, che lede gravemente l’immagine della nostra categoria, facendola apparire prona alla volontà di speculazione economica in danno di chi, in questo momento di eccezionale emergenza, sta dando straordinaria dimostrazione di coraggio, professionalità ed umanità nei confronti degli ammalati, operando in condizioni estreme, anche a rischio di essere a propria volta contagiato.
Da un punto di vista strettamente deontologico, tali “promozioni” contravvengono ai principi di dignità e decoro, realizzano ipotesi di accaparramento della clientela, vengono meno al principio della adeguata competenza e, con l’offerta gratuita della prestazione legale, inducono in errore il consumatore, oltre a venir meno ai generali principi di correttezza, lealtà e buona fede.
Invitiamo quindi tutti gli iscritti a non porre in essere iniziative del tenore di quelle innanzi evidenziate e, ove qualcuno abbia già improvvidamente promosso la propria attività professionale in tal guisa, in spregio alle più elementari regole deontologiche, a rimuovere questo tipo di comunicazione.
Provvederemo naturalmente a vigilare ed a segnalare immediatamente al Consiglio Distrettuale di Disciplina tutte le forme di comunicazione non corrette.
In questo momento, in cui è quanto mai importante rispettare le norme poste a tutela della nostra professione, esprimiamo la massima vicinanza e solidarietà a tutti i medici, infermieri ed esercenti la professione sanitaria, abbracciandoli tutti virtualmente. L’Avvocatura è forza positiva nel Paese, non deve passare una immagine distorta, del tutto lontana dalla realtà.
Un ultimo invito: rimaniamo per quanto possibile in casa, lavoriamo da remoto; se rispettiamo le regole sconfiggeremo prima questo maledetto virus. Forza!
Il Presidente
Avv. Fedele Moretti