CONSEGNATE LE “TOGHE D’ORO”

Comunicato stampa del 3 dicembre 2011

 

CONSEGNATE LE “TOGHE D’ORO”

 

Cerimonia commovente ed intensa, ha sancito la linea di continuità fra passato e futuro per la classe forense

 

La cerimonia biennale di consegna delle “Toghe d’Oro”, ovvero le medaglie d’oro che celebrano i 50 anni di professione forense, quest’anno consegnate a 14 avvocati, si è tenuta questa mattina al Relais Histò San Pietro sul Mar Piccolo. Durante la cerimonia non è mancata la commozione ma l’occasione ha anche rappresentato per la classe forense tarantina un momento di riflessione, con le parole del Presidente Angelo Esposito, sull’importante ruolo dell’avvocato nella società, sulla professionalità e sull’etica. Non a caso per celebrare l’evento era stata scelta una frase pronunciata il 3 gennaio del 1925 dall’avvocato Alessandro Criscuolo, quando per la prima volta a Taranto l’allora consiglio di disciplina (l’attuale consiglio dell’Ordine) decise di conferirgli la medaglia d’oro. In quell’occasione l’avv. Criscuolo disse: “La storia delle genti civili è legata alle sorti del nostro Ministero”. Ed infatti nel suo discorso il Presidente dell’Ordine Esposito ha ricordato che: “Non può esservi un Paese civile se non c’è chi difende i diritti dei cittadini. Noi siamo al servizio del cittadino perché la giustizia non è di pochi, è di tutti e l’apparente difesa dei diritti della categoria ha rappresentato il grande equivoco che ha rischiato di creare un pregiudizio da parte del mondo civile nei confronti dell’Avvocatura. A Taranto esiste una vera e propria famiglia dell’Avvocatura, unita da una parentela di intelligenze e di cuori, consacrata quotidianamente sul campo da etica e professionalità. Chi fa l’avvocato è un professionista serio, mai un mercante. A Taranto l’Avvocatura ha costruito negli anni un ottimo rapporto con la magistratura e con la società civile, lo testimonia il fatto che oggi io sono affiancato dal Procuratore della Repubblica Franco Sebastio e dal Presidente del Tribunale Antonio Morelli e che sia presente il Presidente del Tribunale per i minori Giuseppe Lanzo ed il gonfalone del Comune di Taranto che non è mai mancato a questa cerimonia”. Nel segno della tradizione e della continuità fra passato e presente e con un occhio rivolto al futuro, sono state consegnate anche le Toghe d’Onore, istituite per volontà delle famiglie di Avvocati che hanno dato lustro al Foro tarantino. Le cinque toghe sono state consegnate ad altrettanti giovani che hanno conseguito il miglior risultato all’esame di Stato per l’abilitazione alla professione forense: la toga d’onore in memoria dell’avvocato Raffaele Catapano è stata consegnata al giovane avvocato Michele Spezia; quella dedicata all’avvocato Armando Esposito è andata all’avvocato Emma Serena Turco, la toga Angelo Fortunato a Camilla Baldassarre, la toga Franco Miro è stata consegnata a Giuseppe Serio e la toga Vincenzo Giuseppe Pozzessere ad Annamaria Assunta Lagioia. Nel corso della cerimonia l’avvocato Vincenzo Di Ponzio ha preso la parola rivolgendosi ai giovani avvocati: “Questa professione richiede fantasia, passione, umiltà. Abbiate pazienza, rifuggite facili guadagni”. Questi i nomi degli avvocati che hanno ricevuto l’ambito riconoscimento per i 50 anni di carriera: Francesco Blasi, Carlo Carluccio, Antonio Caroli, Angelo Chiulli, Martino Conserva, Renato Cotrona, Giovanni Di Maggio, Vincenzo Di Ponzio, Vincenzo Dragone, Michele Duggento, Giovanni Fanigliulo, Antonio Magno, Flavio Manzo Margiotta, Arturo Tenna.

 

L’addetto stampa – Vittorio Ricapito

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