NUOVO RITO DI IMPEGNO PER GLI AVVOCATI

Comunicato stampa del 7 febbraio 2013

 

Quindici nuovi avvocati ammessi alla professione col nuovo rito

 

Quindici nuovi avvocati tarantini sono stati ammessi alla professione forense. La cerimonia si è svolta con la nuova formula di rito prevista dalla riforma della professione dettata dalla legge 247 del 31 dicembre 2012, pubblicata in gazzetta ufficiale lo scorso 18 gennaio.

 

Per la prima volta i laureati in giurisprudenza, a conclusione della pratica forense e dopo aver superato l’esame di accesso alla professione, hanno giurato non più davanti ad un collegio di magistrati in udienza, ma dinanzi al consiglio dell’Ordine riunito in seduta pubblica.

Per poter esercitare la professione, i quindici neo-avvocati, hanno assunto dinanzi al consiglio dell’ordine l’impegno solenne di osservare i relativi doveri, secondo la formula: «consapevole della dignità della professione forense e della sua funzione sociale, mi impegno ad osservare con lealtà, onore e diligenza i doveri della professione di avvocato per i fini della giustizia ed a tutela dell’assistito nelle forme e secondo i princìpi del nostro ordinamento». Sono stati così ammessi all’esercizio della professione dal presidente dell’Ordine Angelo Esposito “secondo le norme di legge e del codice deontologico”.

Nel dare il benvenuto alle nuove “leve” il presidente Esposito ha rimarcato la solennità dell’avvenimento sottolineando come la riforma forense stabilisca che l’ammissione alla professione ora sia sancita con la delibera di iscrizione all’albo professionale.

Nel dare il benvenuto e fare i migliori auguri per il futuro professionale ai nuovi giovani avvocati da parte del consiglio dell’Ordine forense tarantino e dell’avvocatura ionica, il presidente Esposito ha ricordato la serietà dell’impegno preso, citando Calamandrei, secondo il quale la professione di avvocato si esercita non per il lucro ma per amore, dedizione e carità e invitato i nuovi iscritti all’etica ed al senso di appartenenza all’Ordine professionale.

 

 

L’addetto stampa – Vittorio Ricapito

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